Unioncamere: il Covid frena la nascita di nuove imprese
Azienda Italia in deciso rallentamento ma il bilancio tra aperture e chiusure resta positivo nel secondo trimestre di quest'anno con un aumento di +19.855 unita' contro +29.227 del 2019. Lo rileva l'analisi trimestrale Movimprese, condotta da Unioncamere e InfoCamere, sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio. Il Sud contribuisce a quasi la meta' del saldo attivo che comunque mette a segno il peggior risultato dei secondi trimestri dell'ultimo decennio. L'effetto Covid-19 continua a pesare sulla nati-mortalità' del sistema imprenditoriale italiano, dopo aver inciso negativamente sull'andamento dei primi tre mesi dell'anno. Tra aprile e giugno prosegue, infatti, l'indebolimento della voglia di fare impresa degli italiani con 57.922 iscrizioni di nuove imprese contro le 92.150 del secondo trimestre 2019, il 37% in meno. Contestualmente frenano, in misura ancora più accentuata, le cancellazioni che si attestano a 38.067 quest'anno rispetto alle 62.923 dell'anno precedente, il 39,5% in meno. Da notare come al bilancio del trimestre abbia contribuito per circa un terzo (il 32,5%) la componente artigiana, che ha chiuso il periodo con un saldo attivo di 6.456 imprese (18.943 le iscrizioni di nuove imprese contro 12.487 cessazioni).
Il bilancio dei territori mostra un saldo attivo in tutte le regioni e tutte le aree, con il Sud e Isole in particolare evidenza: le 8.905 imprese in più del Mezzogiorno rappresentano, infatti, il 45% dell'intero saldo nazionale. Il riflesso di questo risultato si ha dalla distribuzione regionale del saldo: il valore più elevato si registra infatti in Campania, che ha chiuso il trimestre con 3.143 imprese in più rispetto al 31 marzo scorso. A seguire ci sono Lazio (+2.386), Lombardia (+1.920) e Puglia (+1.859). Per le imprese artigiane, la regione di elezione nel secondo trimestre dell'anno e' stato il Lazio, dove si e' registrato il saldo più elevato tra aperture e chiusure: 1.257 unita'. In Campania (+914), Lombardia (+570) e Puglia (+562) gli altri risultati migliori. Il bilancio dei settori registra saldi attivi per tutti i macro-comparti a partire dal commercio (+6.291), seguito dalle costruzioni (+5.222) e dai servizi di alloggio e ristorazione (+3.425). In termini percentuali, l'avanzamento più sensibile (+1,4% su base trimestrale) si registra nei servizi alle imprese (2.944 le imprese in piu'), seguiti dalle attivita' professionali, scientifiche e tecniche (+1,3% l'incremento nel trimestre, pari a 2.828 imprese in piu') e dalle attivita' finanziarie e assicurative (+1,1% corrispondente ad un aumento di 1.366 unita').