Pil, nel 2019 crescita modesta in tutta Italia
Modesta crescita del Pil, nel 2019, in tutte le aree del Paese. Il Nord va leggermente meglio. E' quanto emerge dalla stima preliminare del Pil e dell'occupazione territoriale nel 2019 diffusa dall'Istat. La crescita del Prodotto interno lordo è leggermente superiore alla media nazionale nel Nord-est (+0,5%) e nel Nord-ovest (+0,4%), con una dinamica particolarmente vivace nel settore delle costruzioni (+3,5% in entrambe le aree). Il Centro e il Mezzogiorno registrano il medesimo tasso di crescita (+0,2%), di poco inferiore alla media nazionale (+0,3%).
Il settore che ha contribuito maggiormente alla crescita del valore aggiunto nel Nord-est è quello delle costruzioni (+3,5%), ma buoni risultati si registrano anche negli altri servizi (+1,5%) e nei servizi finanziari, immobiliari e professionali (+1%). Una performance particolarmente deludente è quella dell'agricoltura (-6,4%), mentre diminuzioni assai più contenute caratterizzano il settore dell'industria (-0,1%) e del commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (-0,1%).
Anche nel Nord-ovest le costruzioni fanno segnare la crescita più marcata (+3,5%), mentre dinamiche positive ma meno accentuate caratterizzano i servizi finanziari, immobiliari e professionali (+1%) e il settore del commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+0,4%). Variazioni negative si registrano nell'agricoltura (-2,5%), negli altri servizi (-1%) e nell'industria (-0,3%).
Al Centro le costruzioni si confermano il settore più dinamico (+2%), ma variazioni positive si registrano anche nel settore che comprende commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+1,1%) e in quello dei servizi finanziari, immobiliari e professionali (+0,3%). L'agricoltura è il settore con il calo più evidente (-2,2%), ma in flessione risultano anche l'industria (-0,8%) e gli altri servizi (-0,9%).
Il Mezzogiorno è l'unica area in cui il valore aggiunto dell'agricoltura è in crescita (+2,7%); il settore delle costruzioni ha una buona performance (+1,1%), anche se l'aumento è meno accentuato rispetto alle altre aree del Paese. Dinamiche positive caratterizzano anche i servizi finanziari, immobiliari e professionali (+0,5%) e il commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+0,2%), mentre subiscono una contrazione l'industria (-0,6%) e gli altri servizi (-0,5%). Per quel che concerne gli andamenti settoriali dell'occupazione, nel Nord-ovest i settori più propulsivi sono le costruzioni (+2,6%) e l'agricoltura (+1,7%). Anche nel Nord-est le costruzioni si rivelano essere un settore molto dinamico (+2,2%), ma l'aumento più marcato si registra negli altri servizi (+2,6%).
Nel 2019, nelle regioni del Mezzogiorno, si registra un aumento dell'occupazione più contenuto (+0,2%), condizionato essenzialmente dalla flessione dell'industria (-0,5%). E' quanto emerge dalla stima preliminare del Pil e dell'occupazione territoriale diffusa dall'Istat. L'occupazione (misurata in termini di numero di occupati), che a livello nazionale è aumentata dello 0,6%, presenta a livello territoriale dinamiche più disomogenee rispetto a quelle del Pil. L'aumento più rilevante si osserva ancora una volta nelle regioni del Nord, dove il Nord-est fa da traino con una crescita del +1,2%, seguito dal Nord-ovest con un +0,8%. Le regioni del Centro e quelle del Mezzogiorno registrano, invece, una crescita dell'input di lavoro sensibilmente più bassa rispetto alla media nazionale, rispettivamente +0,3% e +0,2%. Per quel che concerne gli andamenti settoriali dell'occupazione, nel Nord-ovest i settori più propulsivi sono le costruzioni (+2,6%) e l'agricoltura (+1,7%). Anche nel Nord-est le costruzioni si rivelano essere un settore molto dinamico (+2,2%), ma l'aumento più marcato si registra negli altri servizi (+2,6%). Al Centro la crescita dell'input di lavoro è più rilevante nelle costruzioni (+1,7%) e nel commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+1,4%). Nel Mezzogiorno incrementi si registrano nei servizi finanziari, immobiliari e professionali (+0,4%), nell'agricoltura (+0,4%) e negli altri servizi (+0,4%).