A dicembre l’occupazione torna a calare anche in provincia di Ragusa interrompendo il trend positivo registrato tra luglio e novembre Manenti (Confcommercio): “Le donne i lavoratori più colpiti”
Sulla base dei dati provvisori rilevati dall’Istat, l’occupazione, a dicembre 2020, torna a diminuire, interrompendo il trend positivo registrato tra luglio e novembre, che, anche in provincia di Ragusa, aveva portato ad un recupero di occupati nell’ordine di qualche centinaio di unità. Per il mese di dicembre, dunque, si registra un calo dello 0,4%, con circa 600 lavoratori in meno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I lavoratori più colpiti sono le donne, ma anche i lavoratori sia dipendenti sia autonomi di tutte le classi d’età, con l’unica eccezione degli ultracinquantenni. Il livello di occupazione nel trimestre ottobre-dicembre 2020, nonostante i dati negativi dell’ultimo mese, è superiore dello 0,2% rispetto al trimestre precedente (luglio-settembre 2020). L’Istat segnala un’inversione di tendenza anche per la disoccupazione che, dopo quattro mesi in calo, torna a crescere fino al 9%. Particolarmente colpiti i giovani che raggiungono il +29,7%. I dati risentono del largo utilizzo della cassa integrazione, del blocco dei licenziamenti e dall’uscita dal mercato del lavoro delle persone che hanno perso la fiducia nella possibilità di trovare un nuovo impiego. Gli inattivi crescono del 3,6% rispetto all’anno precedente. La pandemia e la crisi economica colpiscono anche l’occupazione indipendente: a dicembre si registra un calo di un centinaio di unità rispetto a novembre 2020. Anche il lavoro dipendente crolla mentre i dipendenti permanenti crescono. Quest’ultimo dato è legato al blocco dei licenziamenti ed all’uso massiccio della cassa integrazione.
“Non sorprende – commenta il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, soffermandosi sui dati provenienti dall’ufficio studi Confcommercio – l’interruzione a dicembre del processo di graduale recupero dei livelli occupazionali iniziato in estate. Le restrizioni allo svolgimento di molte attività e la conseguente caduta produttiva hanno pienamente manifestato gli effetti sul mercato del lavoro in un mese in cui l’avvio della stagione invernale e le festività di fine anno generano occasioni per gli stagionali. Si sono persi la metà dei posti di lavoro creati tra luglio e novembre e il valore assoluto della riduzione, se si prescinde da marzo e aprile 2020, è il più grave da gennaio 2013. Inoltre, il calo interessa tutti i segmenti dell’occupazione e quest’evidenza indica una debolezza da non sottovalutare per formulare previsioni attendibili sulla crescita del 2021. Guardando all’intero 2020, oltre alla contrazione del numero di dipendenti a termine e dei lavoratori autonomi, colpisce la fuga verso l’inattività, per le persone di età compresa tra i 15 ed i 64 anni, determinata per quasi il 76% da persone tra i 15 ed i 49 anni (51% se ci si concentra sul segmento 25-49 anni, il più orientato al lavoro)”.
Ragusa, 2 febbraio 2021
Presidente provinciale Confcommercio Ragusa
Gianluca Manenti
Ufficio stampa Giorgio Liuzzo