Leggero calo del tasso di disoccupazione nel mese di novembre per la provincia di Ragusa, Confcommercio: “Ma i segnali registrati dall’Istat nel mercato del lavoro di casa nostra non sono univoci”
Nel mese di novembre, nonostante le nuove limitazioni anticovid, l’Istat ha registrato, in provincia di Ragusa, un lieve calo del tasso di disoccupazione. In termini assoluti è sceso al 14,8% (-0,5 punti) e tra i giovani al 31,5% (-0,4 punti). Dopo la sostanziale stabilità del mese di ottobre, tornano poi a crescere gli occupati e un incremento si registra anche per gli inattivi, che erano in calo da maggio. La crescita dell’occupazione osservata tra luglio e settembre, che aveva registrato una battuta di arresto nel mese di ottobre, riprende dunque a novembre per effetto dell’aumento dei dipendenti permanenti e degli indipendenti. E’ quanto mette in rilievo Confcommercio provinciale Ragusa precisando che la crescita dell’occupazione (+0,3%) riguarda entrambe le componenti di genere, i dipendenti a tempo indeterminato, gli autonomi e tutte le classi d’età ad eccezione dei 25-34enni che, insieme ai dipendenti a termine, segnano una riduzione. Nel complesso il tasso di occupazione sale al 48,3% (+0,2 punti). L’aumento degli occupati nell’ultimo mese coinvolge i dipendenti permanenti (+0,5%) e gli autonomi (+0,6%), mentre diminuiscono i dipendenti a termine (-1,5%). Il forte calo del numero di persone in cerca di lavoro (-7%) è generalizzato sia per sesso sia per età. Sempre a novembre però il numero di inattivi cresce (+0,5%) tra le donne, gli uomini, i 25-49enni e gli ultra 65enni, mentre diminuisce tra i 15-24enni e i 50-64enni. Il tasso di inattività sale al 39,8% (+0,2 punti). “Quelli che registriamo – afferma il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti – sono segnali non univoci dal mercato del lavoro che testimoniano la complessità del quadro economico congiunturale. L’apprezzabile recupero dell’occupazione a novembre si è associato, infatti, a un ampliamento dell’area dell’inattività. Ciò obbliga a interpretare con molta cautela il calo della disoccupazione anche perché gran parte dei nuovi inattivi si collocano nella fascia 25-34 anni, la più sensibile a fenomeni di scoraggiamento. La crescita dell’occupazione ha solo attenuato il vuoto che si è determinato nei mesi di fermo dell’attività e ha, comunque, lasciato fuori soprattutto i lavoratori a termine, segmento nel quale rientrano molti stagionali del commercio, del turismo e dei servizi per il tempo libero, settori per i quali non si intravede ancora la fine della crisi. Crisi che rischia di trasferirsi drammaticamente sul mercato del lavoro nei prossimi mesi”.
Ragusa, 9 gennaio 2021
Presidente provinciale Confcommercio Ragusa
Gianluca Manenti
Ufficio stampa Giorgio Liuzzo