Inflazione: primo segno negativo da ottobre 2016
L'indice nazionale dei prezzi al consumo è sceso dello 0,2% sia su base mensile che su base annua; la stima preliminare era -0,1%. Pesa il forte calo dei prezzi dei carburanti.
Secondo le stime definitive dell'Istat, a maggio l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, ha registrato una diminuzione dello 0,2% sia su base mensile sia su base annua (ad aprile la variazione tendenziale era nulla); la stima preliminare era di -0,1%. La flessione annua dell'indice generale è dovuta prevalentemente alla marcata dinamica dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati, che accentuano il loro calo (da -7,6% a -12,2%).
"Nel mese di maggio – commenta l'Istat – l'Inflazione in Italia torna negativa per la prima volta da ottobre 2016 (quando la flessione dell'indice generale fu pari a -0,2%). Tuttavia, a determinare questo andamento è soprattutto la forte flessione dei prezzi dei carburanti (una delle componenti più volatili del paniere), che spingono la diminuzione dei prezzi dei prodotti energetici a un'ampiezza (-12,7%) che non si registrava da luglio 2009 (quando si attestò a -14,6%).
Al netto degli energetici, l'Inflazione sale infatti a +1% e la componente di fondo a +0,8%. "In questo contesto, i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona mantengono una crescita sostenuta (+2,4%), rallentando di un decimo di 1 punto rispetto ad aprile".
L'inflazione acquisita nel 2020 è pari a -0,1% per l'indice generale e a +0,6% per la componente di fondo. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano lievemente da +2,5% a +2,4%, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto registrano una variazione tendenziale nulla (da +0,8% di aprile). L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) diminuisce dello 0,3% sia su base mensile sia su base annua (da +0,1% del mese precedente); la stima preliminare era -0,2%. L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,2% su base mensile e dello 0,4% su base annua.