Gli enti locali territoriali della provincia di Ragusa hanno la possibilità di aiutare il comparto del terziario di mercato su più livelli grazie alle previsioni contenute nel decreto Milleproroghe Confcommercio ha scritto una lettera ai sindaci dei Comuni iblei

Gli enti locali territoriali della provincia di Ragusa hanno la possibilità di aiutare il comparto del terziario di mercato su più livelli grazie alle previsioni contenute nel decreto Milleproroghe Confcommercio ha scritto una lettera ai sindaci dei Comuni iblei
IMG-20230327-WA0025

Gli enti locali territoriali della provincia di Ragusa hanno la possibilità di aiutare il comparto del terziario di mercato su più livelli grazie alle previsioni contenute nel decreto Milleproroghe Confcommercio ha scritto una lettera ai sindaci dei Comuni iblei

Il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, ha inviato una lettera ai sindaci dei dodici Comuni iblei aventi ad oggetto gli interventi che ogni ente locale territoriale ha la possibilità di adottare per aiutare il comparto, su più livelli, alla luce delle previsioni contenute nel cosiddetto decreto Milleproroghe. “L’emergenza pandemica – scrive Manenti – ha determinato il sorgere di un nuovo approccio al mondo dei dehors dove gli spazi esterni non rappresentano più una mera appendice dell’attività, ma una vera e propria riprogettazione urbana degli spazi esterni. Ecco perché Confcommercio provinciale Ragusa, di concerto con la Fipe Ragusa, la Federazione regionale dei pubblici esercizi che aderisce a Confcommercio, ricorda che il cosiddetto Milleproroghe prevede disposizioni urgenti in materia di termini legislativi e incide su diversi settori: dalla sanità alle nuove scadenze fiscali, autorizzazioni per strutture amovibili su suolo pubblico e altro”. Le misure di maggiore interesse che Confcommercio ha inteso rappresentare ai Comuni dell’area iblea riguardano: la possibilità per i Comuni di stralciare i tributi locali delle mini cartelle fino a 1.000 euro (non solo la quota riferita a interessi e sanzioni); la previsione di dehors liberi per bar e ristoranti fino al 31 dicembre 2023 e, in particolare, viene prorogata fino al 31 dicembre 2023 la possibilità, per gli esercizi pubblici titolari di concessioni o di autorizzazioni all’uso del suolo pubblico, di disporre temporaneamente, senza necessità di autorizzazione (Dlgs 42 del 2004, Codice dei beni culturali e del paesaggio), strutture amovibili – “dehors”, ma anche elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni – in aree di interesse culturale o paesaggistico. “Detta tipologia di agevolazione – chiarisce Manenti – era stata istituita in periodo di emergenza pandemica al fine di consentire ai titolari di bar e ristoranti, che adottavano tutte le misure di prevenzione dalla diffusione del contagio, di poter lavorare comunque all’esterno dei propri locali di vendita durante i mesi più duri dell’emergenza sanitaria, assicurando, di fatto, il distanziamento tra gli utenti consumatori, con conseguente necessità di semplificazione delle procedure per l’occupazione di spazi e suolo pubblico anche in centro storico. Sebbene detto provvedimento abbia, nell’ottica del Governo centrale, la funzione di agevolare i consumi e rilanciare l’economia cosiddetta circolare, nella pratica rimane la necessità di dover conciliare l’utilizzo dello spazio pubblico in modo che si tengano nella giusta considerazione gli interessi delle aziende di poter lavorare usufruendo delle agevolazioni e quello dei cittadini di godere di spazi urbani di qualità, nonché dei residenti di vivere in aree ordinate e facilmente fruibili nel corso dell’intera giornata.

Con la bella stagione alle porte ci è sembrato doveroso proseguire con iniziative che sostengano il settore della somministrazione e proseguiremo con determinazione nel vagliare tutte le proposte a sostegno dei pubblici esercizi affinché si possa proseguire insieme nel valorizzare l’importante patrimonio economico–commerciale delle nostre città”.

 

Ragusa, 27 marzo 2023

Condividi: