Federfiori e Federvivai della provincia di Ragusa chiedono aiuto “Le nostre attività continuano a rimanere chiuse. Merce invenduta e deteriorata nei magazzini. Il nostro futuro è seriamente a rischio”
I sindacati Federfiori e Federvivai della provincia di Ragusa aderenti a Confcommercio lamentano le decisioni incongruenti adottate dal ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova. “Non c’è stata, al momento – spiegano il presidente di Federfiori Giovanni Salerno e il collega di Federvivai Francesco Tolaro – l’adozione di una decisione congrua da parte del Governo nazionale, motivo per cui preferiamo rimanere chiusi visto e considerato che non si registrano più acquisti e vendite in tutta la filiera. La nostra apertura avrebbe dovuto essere finalizzata alla concessione specifica di autorizzazioni per immettere le nostre produzioni nei suddetti circuiti. Ma visto che così non è, abbiamo dovuto adottare l’unica scelta possibile. La conseguenza? Parecchia merce deteriorata invenduta nei magazzini con grandi perdite economiche. Inutile dire che il periodo della primavera rappresentava, per ciascuno di noi, un momento di importanti affari per il comparto che ci permetteva di recuperare la fase di relativa stasi della stagione invernale. Le gravi perdite subite a causa dell’emergenza sanitaria mettono sicuramente a rischio anche il nostro futuro. In molti, infatti, non avranno la forza, a meno di adeguati sostegni, di ripartire. Tutto ciò che è andato perduto, non potrà essere recuperato. Ecco perché chiediamo interventi strutturali e la concessione di risorse economiche a fondo perduto per potere contare su un sostegno specifico alla nostra attività. Nulla sarà come prima se la ricostruzione non sarà sostenuta con forza. Il rischio è che questo comparto, in provincia di Ragusa, assieme all’intera filiera, sembra destinato a scomparire”.
Ragusa, 3 aprile 2020
Presidente provinciale Federfiori Ragusa
Giovanni Salerno
Ufficio stampa Giorgio Liuzzo