Dl semplificazioni: “bene l’impianto, ma semplificazione non significhi deregolamentazione”
Confcommercio in audizione in Commissione Affari costituzionali e Lavori Pubblici al Senato. "Necessario un confronto in Conferenza dei Servizi, sopratutto in ambito commerciale, evitando ulteriori deroghe alla pianificazione urbanistica".
“Confcommercio condivide l’impianto generale del decreto perché meno burocrazia e procedure più veloci, insieme alla riduzione delle tasse, è la risposta da dare alle imprese, soprattutto nell’attuale emergenza economica e sociale generata dal Covid, anche per rendere più efficaci le misure di sostegno alle imprese stesse. Ma bisogna scongiurare il rischio dell’equazione ‘semplificazione uguale deregolamentazione’”: così Enrico Postacchini, in rappresentanza di Confcommercio, nel corso dell’audizione in Commissione Affari costituzionali e Lavori Pubblici al Senato sul Dl Semplificazioni.
“Tra le misure contenute nel provvedimento – ha proseguito Postacchini – bene il rinnovo dell’Agenda per la semplificazione e la velocizzazione delle opere infrastrutturali; positiva anche l’estensione alle imprese del settore alimentare del registro unico dei controlli che evita duplicazioni e sovrapposizioni. Abbiamo però evidenziato che la accelerazione dei procedimenti non deve sacrificare una adeguata ponderazione delle decisioni, con il rischio di trascurare l’obiettivo del giusto provvedimento. In materia di semplificazione edilizia, abbiamo chiesto di salvaguardare la concertazione territoriale per garantire l’equilibrio con le esigenze economiche e urbanistiche”.
“E’ dunque sempre necessario un confronto in Conferenza dei Servizi, sopratutto in ambito commerciale, evitando altresì – ha concluso Postacchini – ulteriori deroghe alla pianificazione urbanistica con cambi di destinazione d’uso e aumenti di superficie coperta che potrebbero impattare sull’equilibrio del tessuto economico delle città”.