Confcommercio Veneto: "Bene gli stanziamenti a fondo perduto per le micro imprese del terziario"
Piu’ di 20 milioni e mezzo di euro a fondo perduto dalla Regione veneto per le micro imprese del terziraio. Il presidente di Confcommercio Veneto Patrizio Bertin: “I soldi sono importanti, ma apprezziamo molto la sburocratizzazione. Chiediamo un’attenzione particolare per il turismo”
“I soldi sono importanti ma forse, di questi tempi, più importante ancora è come vengono dati”. Nel commentare l’iniziativa della Regione Veneto che ha approvato un bando per contributi a fondo perduto, il presidente di Confcommercio Veneto, Patrizio Bertin, cambia l’ordine dei fattori convinto che possa cambiare anche il risultato.
“ E’ evidente – commenta – che abbiamo accolto con soddisfazione l’approvazione del bando POR FESR 2014-2020 legato all’emergenza Covid-19 che ha messo a disposizione più di 20 milioni e mezzo di euro per contributi a fondo perduto destinati alle piccole imprese del commercio, i bar e le aziende della somministrazione, dei servizi alla persona, rimaste chiuse per decreto durante la pandemia. Però abbiamo accolto con particolare soddisfazione soprattutto il fatto che la cosa verrà gestita con una procedura semplificata che richiederà l’inserimento a portale del codice fiscale dell’azienda, con il quale il sistema potrà recuperare in automatico il numero di addetti e il fatturato: esattamente ciò che le imprese stanno chiedendo soprattutto al governo centrale, ovvero la semplificazione massima e la sburocratizzazione delle procedure”.
Un tema, quello del contrasto alla cattiva burocrazia che spesso richiede dati già in possesso dell’amministrazione dello Stato che è uno dei cardini, secondo Confcommercio, su cui appoggiare la ripresa.
Per tornare al bando va detto che sono ammesse le imprese che abbiano un massimo di 9 addetti e un fatturato tra i 50mila e i 500mila euro (in pratica quelle che vengono definite “micro imprese”) che accederanno ad una graduatoria che permetterà loro di ottenere un contributo a fondo perduto a sostegno della liquidità, peraltro non legato alla realizzazione di investimenti, di 2mila euro ai quali si aggiungeranno 250 euro a dipendente dal terzo al nono. La raccolta delle domande è prevista tra il 2 e il 14 luglio prossimi.
“Quest’iniziativa della Regione Veneto – sottolinea il presidente Bertin – va incontro alle necessità più impellenti delle imprese del comparto terziario. Dunque sono comprese anche quelle turistiche per le quali tuttavia ritengo sia necessario trovare forme aggiuntive di sostegno vista la gravità della crisi che si è abbattuta su di esse e che non potrà essere mitigata, se non in parte, dalla stagione estiva estremamente condizionata ancora dalle norme di sicurezza”.