Confcommercio su prezzi e PIL: Continua la deflazione e domanda interna spenta
Roma, 29 maggio 2020
82/2020
Secondo le attese, sulla spinta delle riduzioni registrate per i prodotti energetici i prezzi al consumo sono tornati a diminuire. Il dato è sintesi, come già accaduto in passato, di andamenti divergenti delle componenti più volatili: crescita per i prezzi degli alimentari freschi, su cui pesano problemi di raccolta e le tensioni indotte dall’accresciuta domanda proveniente dall’estero, e riduzione delle quotazioni delle materie prime energetiche. E’ il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati Istat di oggi.
E’ peraltro evidente – continua la nota – che il vuoto di domanda complessiva da parte delle famiglie e delle imprese rappresenta un elemento che rischia di prolungare e amplificare le dimensioni della deflazione.
Questo fenomeno si andrebbe a sovrapporre a una recessione la cui gravità è sempre più evidente, come certificato oggi dall’Istat con la revisione al ribasso del Pil nel primo trimestre, soprattutto per quanto riguarda la domanda interna, il motore, adesso spento, della possibile crescita futura